L’invito del sindaco Calamai e dell’assessore Vespi alle donne montemurlesi:«A maglia o all’uncinetto lavoriamo insieme per realizzare la grande coperta contro la violenza sulle donne»
In occasione del mese contro la violenza sulle donne, il Comune di Montemurlo, attraverso l’associazione Il Capitombolo, aderisce al progetto “Viva Vittoria Prato”, che il prossimo 26 marzo 2026 porterà in piazza Duomo a Prato un’installazione formata da 14mila quadrati di coperte realizzate ai ferri o all’uncinetto. Un progetto di condivisione, socialità e sensibilizzazione al quale il Comune di Montemurlo ha aderito volentieri e che ora chiama a raccolta anche tutte le donne (e gli uomini) montemurlesi che vogliono dare il proprio contributo a questa opera che, attraverso fili di cotone e lana, intreccia memorie, storie ed emozioni per dare voce e visibilità al problema della violenza sulle donne. Le coperte saranno poi oggetto di una raccolta fondi a favore del Centro La Nara. Anche le aziende del distretto tessile montemurlese hanno dato il loro contributo, mettendo a disposizione lane e filati che andranno a comporre i quadrati colorati dell’enorme coperta contro la violenza sulle donne. «Stare insieme, lavorare a maglia o all’uncinetto, condividere ricordi ed esperienze di vita e contribuire alla realizzazione della grande coperta che sarà distesa il prossimo marzo in piazza Duomo. Ci rivolgiamo a tutte le donne montemurlesi per chiedere il loro aiuto per dare vita a questa grande installazione che lancia un messaggio chiaro: mai più violenza sulle donne», sottolineano il sindaco Simone Calamai e l’assessore alle pari opportunità, Valentina Vespi «Siamo certi che le donne montemurlesi risponderanno con entusiasmo a questa iniziativa». Anche Daniela Sgrilli dell’associazione Moica e promotrice dell’opera relazionale condivisa “Viva Vittoria” sottolinea l’importanza della partecipazione:«E’ un’esperienza coinvolgente e chi vi si avvicina partecipa con entusiasmo e sono certa che sarà così anche per Montemurlo».
Per aderire all’iniziativa e realizzare uno dei quadrati, all’uncinetto o ai ferri, della misura di cm 50 per 50, basta contattare la responsabile dell’associazione “Il Capitombolo”, Stefania Cinti telefono 3339963088 o scrivere una mail a tombolostefania@alice.it «Anche noi donne di Montemurlo vogliamo dare il nostro contributo a questa grande coperta- dice Stefania Cini- Invitiamo chiunque ami lavorare a maglia o all’uncinetto ad aderire. Stiamo cercando un luogo dove potersi incontrare e lavorare insieme per condividere anche un momento di socialità e condivisione». L’associazione montemurlese Il Capitombolo non è nuova all’impegno contro la violenza sulle donne e qualche anno fa ha rispose all’invito della Pro Loco Lasino-Lagolo in Trentino e contribuì alla realizzazione della sciarpa più lunga del mondo, con la quale fu cinto tutto il paese. Un messaggio contro ogni violenza di genere come la vecchia sedia da balia, che è stata rivestita dalle donne del Capitombolo con lana e fili rossi, a simboleggiare le cicatrici delle donne vittime di abusi e violenze. La sedia, è stata donata ad Comune e sarà esposta a Montemurlo il prossimo 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e fa parte del progetto “Un filo che unisce” che ha come obiettivo quello di sensibilizzare e coinvolgere la comunità attraverso un atto simbolico e creativo: il recupero di vecchie sedie, che saranno ricoperte a mano con tecniche diverse (uncinetto, ferri, patchwork, lana, cotone) e colori vivaci. Ogni sedia diventerà un simbolo di accoglienza e riflessione. Sempre il 25 novembre il Comune di Montemurlo illuminerà di rosso il palazzo comunale principale in piazza della Repubblica, mentre alle ore 11 la Commissione Pari Opportunità del Comune di Montemurlo porterà in piazza un grande cartellone bianco con la scritta “Ricorda il mio nome: femminicidi 2025”:«Invitiamo i cittadini, le scuole, le associazioni del territorio a scrivere i nomi delle donne uccise nel 2025, i cui nomi sono stati raccolti dall’osservatorio nazionale sui femminicidi- spiega Amanda Ravagli, presidente della Commissione Pari opportunità di Montemurlo- L’iniziativa vuole suscitare curiosità e impegno, perché scrivere il nome di una donna che non c’è più significa farsi carico della sua storia e tornare in qualche modo a darle voce». Anche quest’anno tra i protagonisti privilegiati del mese contro la violenza di genere ci saranno i giovani, ai quali è rivolta l’iniziativa promossa dal Comune e commissione Pari opportunità al Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” ad Oste lunedì 17 novembre ore 10,30. Attraverso la proiezione del film “Mia” (2023) diretto da Ivano De Matteo con Edoardo Leo e Greta Gasbarri si affronterà il problema giovanile della violenza sulle donne e del revenge porn. Interverrà nel dibattito con gli studenti Letizia Baroncelli del Centro ascolto uomini maltrattanti di Prato, che affronterà il problema della violenza da un punto di vista diverso quello degli uomini e dei percorsi per uscire dalla spirale della violenza nelle relazioni. «Alle iniziative ha portato il proprio contributo anche la Commissione regionale Pari opportunità- come racconta Gilda Fronzoni, componete della Commissione per la Provincia di Prato- perché riteniamo importante agire e portare l’attenzione della comunità sui modelli culturali ed educativi che tutti noi siamo chiamati a modificare in nome di una società dove la violenza di genere non trovi più spazio».
Tra le altre iniziative in programma, domenica 16 novembre, in occasione della Festa dell’olio 2025, alle ore 10 partirà da piazza della Libertà la Camminolio contro la violenza sulle donne in collaborazione con la Camminotte.
Domenica 23 novembre al teatro della Sala Banti andrà in scena lo spettacolo teatrale ILY– I Love YouBaby, scritto ediretto da Henrj Bartolini con Stefania Felizzi ed Andrea Bino per raccontare una storia di verità senza giudizio, a cura della C.G.I.L. Camera del lavoro di Prato
Si svolgerà da sabato 22 novembre a venerdì 5 dicembre alla Galleria Espositiva della Sala Banti (piazza della Libertà, 2) la mostra d’arte “Note di colore al femminile” di Ortensia Di Nardo con opere che raccontano donne, volti e presenze interiori da cui emergono voci desiderose di farsi ascoltare - a cura di Circolo Arci Meucci Tamare di Montemurlo.