Come preannunciato, l'amministrazione ha scelto la società che seguirà le varie fasi del progetto, disciplinate da una specifica legge regionale
Il Comune di Montemurlo ha scelto la società specializzata che avrà il compito di organizzare concretamente le varie fasi del processo partecipativo sull'ex-campo sportivo.
Si tratta di “Cantieri animati” di Chiara Pignaris e Raffaele Peruzzi. L'organizzazione, fondata a Firenze, dal 2003 si occupa dei processi partecipativi e della comunicazione territoriale. La Pignaris, architetto, vanta una consolidata esperienza in materia, dal 1995 è membro della commissione “partecipazione” dell'Istituto nazionale di urbanistica ed ha seguito numerosi progetti di progettazione “condivisa” in giro per l'Italia. Tra i tanti si possono ricordare il processo partecipativo “L'urbanistica a piedi” per la definizione della variante al regolamento urbanistico a Volterra (20011-2012), la progettazione partecipata di piazza Verdi e via Zamboni a Bologna (2010) o ancora “Il porto in piazza” (2011)per il piano regolatore portuale a Marciana Marina (Livorno).
Il percorso, per definire cosa dovrà essere l'ex-area del campo sportivo di via Pascoli è, dunque, partito ed entro la fine di dicembre 2015 dovrà emergere la proposta dei cittadini, che dovranno indicare al Comune cosa dovrà diventare il Pg1.
Dopo una prima parte organizzativa, infatti, da settembre prossimo tutti i cittadini, che vorranno portare la propria idea di sviluppo dell'area , saranno coinvolti in una serie d'incontri e laboratori.
Per l'amministrazione il Pg1, infatti, non può rimanere un grande spazio verde inutilizzato, ma deve poter accogliere ed esprimere le esigenze di una comunità che cambia.
“Cantieri animati”, attraverso un preciso percorso di partecipazione, raccoglierà idee e proposte di cittadini, scuole, associazioni per arrivare ad una proposta di sviluppo condivisa dalla cittadinanza. Le linee guida saranno utilizzate per promuovere un “concorso d'idee” che sviluppi da un punto di vista architettonico quanto i cittadini hanno deciso.
Nel dettaglio, la prima parte del percorso di partecipazione prevede la presentazione dell'iniziativa, la seconda il diretto coinvolgimento della cittadinanza attraverso un' attività di ascolto delle esigenze e delle proposte ed infine un momento di condivisione dei risultati, che avverrà attraverso incontri pubblici e una mostra.Il percorso partecipativo sarà accompagnato da uno specifico piano di comunicazione che chiarirà i ruoli e gli obiettivi.
Per il sindaco, così come previsto nel programma di mandato , il processo partecipativo è molto utile per dar voce alle idee dei cittadini e per rafforza re il senso di appartenenza della comunità, ma anche l' orgoglio e il desiderio d ei montemurlesi di dotarsi di un luogo centrale per la città.
f.m.