A sorpresa al Centro Giovani arriva l'astronauta, Paolo Nespoli per due volte nello spazio “Sognate cose impossibili perché sono quelle che valgono”
L'emozione di parlare direttamente con la nostra astronauta Samantha Cristoforetti in diretta dallo spazio ha invaso questa mattina il Centro Giovani di Montemurlo, stracolmo di ragazzi, genitori e tanti curiosi, che non si sono voluti perdere questo evento unico e tanto atteso. Quando i tecnici dell'associazione radioamatori Lucca, Versilia e Prato sono riusciti a stabilire la prima connessione alle ore 11,51, nella sala è calato un silenzio carico d'attesa, poi la voce di Samantha Cristoforetti ha sciolto l'emozione:“Vi sento forte e chiaro, over” e tutti avrebbero voluto applaudire dalla felicità. I ragazzi della 2 D e 2F della scuola “Salvemini – La Pira”, che da oltre un mese con le insegnati e l'A.Ri.I. preparavano il collegamento, non hanno deluso le attese e con compostezza e serietà si sono alternati nel porre le domande all'astronauta. “Ti mancano casa tua e i tuoi cari?” ha chiesto una ragazza a Samantha e un'altra “Se non avessi fatto l'astronauta a cosa di saresti dedicata?” e ancora “Hai mai avuto paura?”. Samantha ha risposto a tutti con dolcezza: “ L'emozione di stare in orbita intorno alla Terra è talmente grande che non sento la mancanza di casa e per ora non ho mai avuto paura. Se non avessi fatto l'astronauta avrei continuato la mia carriera come pilota dell'aeronautica militare italiana o mi sarei dedicata alla ricerca scientifica”. Il primo collegamento con Samantha è durato circa 9 minuti ed è stato più disturbato. É andata meglio con il secondo alle 13.30 quando l'orbita della stazione spaziale, che viaggia una velocità di 7 km al secondo per un totale di 27 mila 600 km l'ora, è passata proprio sopra l'Italia . Dopo il primo contatto, infatti, Samantha ha impiegato circa 90 minuti per rifare il giro della Terra e ritornare in una posizione favorevole al contatto radio. Stamattina all'emozione si è aggiunto altro entusiasmo, perché, a sorpresa, al Centro Giovani è arrivato l'astronauta dell'Esa (agenzia spaziale europea) ed ufficiale dell'esercito italiano, Paolo Nespoli, per due volte in missione nello spazio, nel 2007 e nel 2011, per un totale di 174 giorni “tra le stelle”. Un Nespoli che ha affascinato gli studenti ed il pubblico in sala con il suo carisma ed i suoi racconti sulla vita sulla stazione orbitante e sugli esperimenti scientifici che gli astronauti compiono ogni giorno nei vari laboratori internazionali collegati alla stazione. “La stazione spaziale internazionale è come un appartamento di 100 metri quadrati dove vivono sei persone di varie nazionalità. Può sembrare uno spazio angusto, ma in realtà, visto che non c'è gravità, lo si vive al cubo. Il problema è quando si ritorna sulla Terra. Io sono stato male per una settimana, era come se mi avessero messo addosso una coperta di 300Kg. Invece, era la forza di gravità a cui non ero più abituato”. Per Nespoli lo spazio più bello della stazione spaziale internazionale è la cupola, una vera è propria finestra sullo spazio, dalla quale in un'ora si riesce ad ammirare tutta la Terra. Nespoli ha scherzato con i ragazzi e con le insegnati della scuola media, interrogandole sulla gravità e su ciò che avviene quando si è in orbita. Poi, si è congedato dicendo ai ragazzi: “Quand'ero piccolo vivevo in un paesino in montagna, dicevo a tutti che da grande avrei fatto l'astronauta e nessuno mi dava credito. Eppure sono andato nello spazio per ben due volte - ha detto Nespoli - Ricordatevi che siete voi gli artefici del vostro futuro e lo potete portare dove volete . Sognate le cose impossibili, perché sono quelle che valgono. Poi, svegliatevi, tornate con i piedi per terra, datevi da fare, studiate e non demordete mai. Perché i sogni impossibili prima o poi si realizzano”. Sarà per questo che Nespoli ha poi dato scherzosamente appuntamento agli studenti tra circa venticinque anni per vedere se tutto quello che i ragazzi oggi sognano si sarà realizzato.
Tutto l'incontro è stato trasmesso in streaming dalla scuola media che ha creato un apposito canale Youtube per permettere anche agli altri studenti rimasti in classe di seguire il collegamento con la Cristoforetti. “ Parlare con Samantha dallo spazio è stata una grande emozione, ma quando sarà di nuovo sulla Terra come ospite nella nostra scuola”, ha detto il preside dell'istituto comprensivo, Paolo Calusi. Il collegamento con la Cristoforetti, che è stato condiviso con una scuola media di Casal Monferrato, è stato reso possibile grazie alla disponibilità del Comune di Montemurlo ed al lavoro dell'A.R.I che fin da stamattina alle 6,30 ha lavorato all'installazione di tutte le apparecchiature. Il sindaco Mauro Lorenzini ha salutato i ragazzi e a ringraziato l'astronauta Nespoli e i radioamatori dell'A.R.I., per aver reso possibile questa giornata alla quale la scuola media stava lavorando da oltre due anni. L'attività, infatti, rientra nel progetto “Ariss school programm”, che, in collaborazione con la Nasa, organizza i collegamenti radio tra le scuole e gli astronauti a bordo delle stazioni orbitanti.